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Plan de Corones

Plan de Corones
Il comprensorio turistico Plan de Corones separa nettamente in direzione E-O la regione dolomitica, a cui appartengono le valli pusteresi meridionali, dalle Alpi Aurine, e comprende la bassa Val Pusteria, la Valle di Marebbe, la Valle di Casies e la Valle d'Anterselva e i dintorni di Brunico. La Valle è ricca di cultura: residenze e castelli, chiese e musei, insediamenti sparsi e masi rurali sono silenziosi testimoni di un fulgido passato. 
A questo proposito merita una visita il Museo etnografico di Teodone nei pressi di Brunico: qui vengono mostrate le occupazioni, il lavoro, le abitazioni e le credenze così com'erano in Alto Adige nei secoli scorsi. 
Si estende su di una superficie di tre ettari di terreno e il percorso guidato conduce attraverso stalle, fienili, scalette strette e ripide. Nel giardino si trovano anche mulini ad acqua e malghe, nonché altri edifici comuni ai contadini di montagna abitanti queste zone a partire dal Medioevo. 
In estate l'intera Valle è il posto ideale per passare un'allegra vacanza a contatto con la natura passeggiando a piedi o a bordo della bicicletta. Il clima infatti è piacevolmente fresco e il paesaggio che si apre agli occhi del turista è lussureggiante: la Val Pusteria ha infatti meritato l'appellativo di "Valle Verde". E' questa la nota più appariscente del paesaggio pusterese, un verde che non lascia spazio a zone brulle.
Ed è esattamente qui che si trovano tre dei sette parchi naturali dell'Alto Adige: Il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, di grande interesse scientifico per la complessa geomorfologia che lo caratterizza (fenomeno del carsismo), il Parco Naturale Vedrette di Ries - Aurina, la più estesa area tutelata d'Europa e prezioso biotopo per piante e animali e il Parco Naturale Puez-Odle, considerato come il "cantiere" delle Dolomiti in quanto vi si possono osservare tutti tipi di roccia, gli sconvolgimenti tettonici e i fenomeni di erosione tipici delle Dolomiti. 
In inverno la Val Pusteria offre notevoli possibilità ricreative e sportive.  Grazie alle abbondanti nevicate e alle temperature piuttosto basse il paesaggio si trasforma e diventa un vero paradiso per chi ama lo sci e lo snowboard. Il monte Plan de Corones con i suoi 2.275 m è una meta obbligatoria: è dotato di impianti di risalita all'avanguardia che, da tre versanti diversi, conducono fino alla vetta. Le piste, di diversa difficoltà, sono adatte ad ogni tipo di sciatore, dal principiante al più esigente e si raggiungono con gli impianti di risalita dai paesi di Riscone/Brunico/San Lorenzo, San Vigilio di Marebbe, Valdaora e San Martino in Badia. Questo comprensorio sciistico è inoltre collegato al famoso "Dolomiti Superski", che con le sue 12 zone, 450 impianti risalita e 1.200 km di piste tra loro collegate, è il più vasto carosello sciistico al mondo!
Altra perla del comprensorio turistico Val Pusteria è certamente la splendida Valle di Marebbe. Situata nel cuore delle Dolomiti, qui la lingua e la cultura sono millenarie, ancora oggi si sono conservati pressoché intatti i costumi tipici, le tradizioni, l'architettura particolare e l'antica lingua: il ladino.Particolarmente rinomata anche l'idillica Valle di Casies, incantevole scenario di quiete agreste e di grandiosa bellezza naturale, dove ogni anno si tiene la famosa "Gran Fondo Val Casies": su una delle più belle piste da fondo (ben 40 km di tracciato) si tiene una gara che attira da sempre numerosi amatori ed agonisti. Altro grande centro sciistico per gli appassionati di sci di fondo è la Valle Anterselva, presso l'omonimo lago, dove ogni anno si disputano importanti manifestazioni di Biathlon.
A nord della Val Pusteria, alle spalle di Brunico, si trovano le Valli di Tures e Aurina, una splendida area vacanze.
Si chiama Valle di Tures il tratto inferiore della valle del fiume Aurino, che parte dalla confluenza di quest’ultimo nei pressi di Brunico e termina sullo sperone di Castel Tures, a monte del paese di Campo Tures. La valle è notevolmente larga, rettilinea, e pressoché pianeggiante. Nella piana di Campo Tures sbocca la piccola valle di Selva dei Molini con la frazione di Lappago, e naturalmente la parte superiore della vallata, la rinomata Valle Aurina. Ci troviamo nel lembo più settentrionale non solo dell’Alto Adige, ma anche del territorio italiano.
Lungo la valle è tutto un susseguirsi di paesini sparsi e singoli masi, tutti molto belli e pittoreschi, dai balconi traboccanti di fiori, crocefissi, affreschi sacri e spesso con un minuscolo campanile di legno sul tetto, con la campana che in passato serviva a chiamare a tavola chi lavorava nei campi.
Lutago, prima località che si incontra imboccando la Valle Aurina, è un paese vivace e molto apprezzato dal turismo sia estivo che invernale. Qui sbocca anche la piccola valle di Riobianco. Dopo Lutago si raggiunge la località turistica di San Giovanni e quindi Cadipietra, sede comunale della valle e in passato centro amministrativo delle miniere di Predoi. Ed è proprio Predoi l’ultima località della valle, che si chiude con la famosa Vetta d’Italia (il punto più settentrionale del territorio italiano).
Rocce scoscese, cime ghiacciate, falde innevate. I veri appassionati apprezzeranno la varietà delle escursioni in entrambe le valli. Il Sasso Nero (3369 m), alta cima che sovrasta Campo Tures, appartiene alle più imponenti vette delle Alpi Breonie di Levante e delle Alpi Aurine. 
Con l'arrivo dell'inverno, l'incanto della neve invita a indimenticabili passeggiate al sole e all'aria aperta.
Per lo sci da discesa c'è una grande varietà di piste, grazie agli impianti all'avanguardia di Monte Chiusetta (ted. Klausberg) e Monte Spicco (ted. Speikboden): qui si scia letteralmente tra le nuvole, a oltre 2.500 m, circondati da ben 80 cime che superano i 3.000 metri di altezza su piste in grado di soddisfare gli sciatori più esperti, ma particolarmente adatte anche a principianti e bambini. 
La Valle di Tures e Aurina inoltre è fra le più note mete per gli appassionati di sci alpinismo, che potranno godere di una serie di itinerari di rara bellezza.
Un patrimonio vivo, autentico, che si riflette nella vita di ogni giorno e che si scopre nella cucina, nell'artigianato e nella proverbiale ospitalità della gente.